la genziana appassita
La Genziana appassita
Vent’anni anni fa, dopo le gite in alta montagna, sporchi ed affamati, io e i miei compagni di cordata eravamo soliti recarci in una locanda sopra Dobbiaco, dove una vecchia signora in grembiule nero e le mani sporche di farina ci preparava frittelle alle mele o ai mirtilli rossi ricoperte di panna.
Per calmare la sete, dopo esserci in un primo tempo attaccati alla fontanella dell’acqua, compravamo ad una birra Radler al limone o uno Skivasser , succo di lampone con acqua gassata gelata.
La gioia del ritorno dalla vetta ha per me questo sapore, di lampone frizzante panna e frittelle.
Recentemente, con una qualche ritrosia per una sorta di cattivo presentimento sono ritornato a mangiare in quella locanda.
Si chiama “EnzianHuette” ristorante Genziana in località San Silvestro a Dobbiaco.
Non si scherza con i ricordi.
Purtroppo la “mia” genziana negli anni è appassita.
La qualità del cibo servita è pessima ed il prezzo pagato veramente eccessivo.
Abbiamo ordinato finte wienerschnitzler (carne pressata decongelata invece della classica fettina panata) un’ insalata mal lavata (con verme incluso) e frittelle gommose con panna sintetica.
Non ho avuto la forza di rimandare al mittente il cibo, per rispetto a quelle fumanti frittelle alle mele spolverizzate di zucchero e cannella che ancora allietano i miei sogni.
Non andateci, se per caso passate da quelle parti.
A buon intenditor poche parole.
Ciao.
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