Il rombo : destini del marchio scaldaferro
Mia figlia Marianna di sei anni si appassiona alle storie che racconto sul passato della famiglia scaldaferro.
Aneddoti, curiosità e anche episodi spiacevoli vengono da me trasformate la sera in leggende e saghe, che ottengono il risultato di condurre al sonno i miei piccini.
Questo novembre, a bruciapelo, Marianna mi ha chiesto perché il nostro marchio riporta come effigie grafica un rombo.
Era particolarmente incuriosita dalla figura geometrica che ha iniziato a studiare a scuola e che è legata al nostro nome, incorniciandolo, da più di cento anni.
Non ho saputo rispondere al momento.
Da quanto mi ha tramandato mio nonno e mia zia, il rombo fu disegnato da un imbianchino (e pittore nel tempo libero) dell’epoca, assoldato dal bisnonno per dipingere il nostro primo carrozzone a cavalli con cui si portavano ai negozi del veneziano biscotti e mostarde: costui disegnò il cognome circondato da un rombo blu su sfondo bianco.
Nel 1950 il rombo stilizzato fu arricchito di festoni e impreziosito dal tocco di un famoso vedutista veneziano, Carlo Dalla Zorza.
Perché il bisnonno scelse questa figura geometrica è un mistero.
Posso solo azzardare delle ipotesi.
Il rombo o losanga ha un significato preciso.
Dal punto di vista etimologico, “rombo” deriva dal greco “Frombos”, che nel significato iniziale vuol dire muoversi in senso circolare, e poi lanciare (fromboliere ad esempio era un guerriero che lanciava pietre con delle corde).
Forse il bisnonno voleva indicare con il marchio il coraggio familiare, o il suo slancio all’azione. Era un tipo intraprendente e a volte spavaldo.
Il suo motto era una variante del conosciuto “aiutati che il ciel ti aiuta” : lo traduceva con la frase : “ voga Marco che mi te salvo” dove il “mi” era riferito al Padreterno.
La losanga, invece, è il simbolo dell’energia femminile diffusa in natura e diventa simbolo di perfezione quando il rapporto fra la diagonale maggiore e la diagonale minore corrisponde al numero aureo 1,618.
L’importanza di questo segno è visibile in tutte le epoche ed in tutte le aree culturali dell’antica Europa.
La losanga è connessa alla fonte di vita, alla fertilità ed alla rigenerazione ed è una rappresentazione simbolica della vulva e del triangolo pubico.
Con questo significato è riportata nel frontone di molti tempi dell’america centrale.
In araldica, infine il rombo o più esattamente lo scudo a losanga è impiegato per indicare le donne non sposate ed è simbolo di verginità.
Questo accostamento al simbolo femminile quale protettore della famiglia è una sorta di beffardo contrappasso, visto le intemperanze del bisnonno nei confronti del gentil sesso e per il fatto che le donne nella mia famiglia, almeno in passato, sono sempre state abbastanza sottomesse alla volontà degli uomini.
Ma questo forse non è bene raccontarlo a mia figlia…
Salute a tutti voi.
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