Gli amaretti di Venezia secondo Scaldaferro
Quest’anno proponiamo in Spaccio Scaldaferro alcuni biscotti della tradizione veneziana di nostra produzione in abbinamento con dei vini dolci del territorio italiano. Uno dei più caratteristici biscotti veneziani è l’AMARETTO, un tipo di pasticcino a base di pasta di mandorle, fatto
Le torte dello spaccio Scaldaferro
Pochi sanno che Venezia , all'apice del suo splendore, tra il 1300 e il 1500 , aveva molti contatti con la Francia. Illustri cuochi francesi si trasferironono in territorio della Dominante,- all'epoca la città piu' ricca d'Europa - a servizio dei
La scoperta del freddo
Molti mi chiedonono com'è nato il gelato. La risposta abbraccia quasi 2000 anni di storia . Il concetto di freddo, in origine, coincideva con il ghiaccio, che per molti secoli è stato un prodotto ricercato e costoso. Non si sapeva come produrlo ed
le merendine di 60 anni fa
Le merendine di 60 anni fa Facendo i dovuti conti, quest’anno ricorrono i 60 anni dalla comparsa delle merendine sul mercato italiano. La merendina è legata indissolubilmente ai nostri ricordi di bambini ed è entrata prepotentemente nei consumi degli italiani. Per dare qualche cifra, se nel 1970 si producevano 40 tonnellate di merendine, oggi se ne producono 220 mila tonnellate, per un controvalore di circa 1 miliardo di euro ed un livello di penetrazione nelle dispense delle famiglie con bambini del 100 % (dati www.merendineitaliane.it). La storia inizia nel 1950 con un mini panettone ideato da Angelo Motta , seguito dal mitico Buondì, che mi trovo oggi tra le mani, e che è causa di questo blog. Mi ricordo che l’arrivo dei buondì a casa mia era un evento perché producendo in famiglia pasticceria (biscotti, panettoni, wafers) ci era vietato mangiare prodotti della “concorrenza” . Fu mia nonna a rompere per prima il tabù, prefigurando un mio potenziale complesso di inferiorità se mi fossi trovato ad andare a scuola senza una merendina simile agli altri bambini. La pacchia durò solo pochi mesi, fino a quando mio nonno, reggente il Biscottificio, trovò le confezioni in cucina. Il buondì lo scartavo con religiosità e ne mangiavo dapprima i chicchi di zucchero e poi la glassa soprastante, annusandone l’incarto. Arrivò poi il momento della “Girella” Motta , le cui avventure venivano disegnate anche su Topolino. Si appiccicava sempre un poco di cioccolata sull’incarto e parte del tempo era consumato nel passare il dito sul cellophane per staccarne il cacao. Chi non ha mai tentato di srotolarla fino alla fine? E per finire fu il turno della kinder brioss, il cui incarto veniva fatto scoppiare in faccia al compagno di banco. Quelle dei miei tempi erano merendine che facevano il verso ai grandi classici della cucina tradizionale: panettoni, colombe, le torte casalinghe a base di pan di spagna. Erano pioniere e come tali conservavano un poco di avventurosa poesia. La generazione successiva alla mia ha conosciuto prodotti più commerciali: è iniziata l’era delle merende con accoppiata la sorpresa e l’era della cioccolata : i vari kinder colazione e i temibili ovetti , che perseguitano ancora i miei figli. Le ultime generazioni hanno a disposizione una varietà incredibile di possibilità: dalle merendine con ingredienti “più sani”, a base di joghurt e fibre, come i plum cake tipo Camille della Barilla a quelli refrigerati con latte fresco pastorizzato , tipo Pinguì , ai prodotti senza zucchero o bilanciati. Gli incarti sono accattivanti ed il marketing a tutti i livelli di comunicazione è stringente. La merendina, quella dei pionieri, è sempre stata legata nei miei pensieri alla trasgressione, poiché mi era proibito mangiarle. Confesso che dopo averle tanto desiderate, oggi che sono padre, combatto contro di loro la stessa guerra senza quartiere dei miei genitori, per diverse ragioni, probabilmente, ed alle proteste a tavola dei miei figli oppongo una fetta di pane tostato, burro e un filo di buon miele italiano.
la verdura solare
La Verdura solare Mi imbatto sempre più spesso in impianti solari a terra che sovrastano o peggio sostituiscono coltivazioni tradizionali come ortaggi, viti, ulivi in località di bellezza storica e paesaggistica. Se prima appariva un fenomeno isolato che attribuivo ad un’insana voglia
Nutrition facts e Italian sounding
Nutrition facts e Italian sounding Quando vado a fare la spesa, mi soffermo per deformazione professionale a leggere le etichette dei prodotti che acquisto e rimango molte volte sconcertato dall’approssimazione con cui vengono compilate. In molti casi le etichette sono contrarie
il bigolo ancestrale
Il bigolo ancestrale. Le feste comandate nella mia famiglia venivano annunciate da un tipico piatto veneziano, i bigoli in salsa. I bigoli sono una pasta lunga, simile ad un grosso spaghetto, preparati con grano tenero, acqua, uova e sale, conditi con una
la faccia ed il panino
La faccia ed il panino Prima di ogni escursione in montagna, da buon montanaro, controllo lo zaino. Mi diletto anche con la preparazione dei panini, farciti di affettati e formaggio per tutta la famiglia e con il riempimento delle borracce di acqua